CronacaItalia

Carte di credito e rischio truffe

Nei periodi estivi si registra il più alto numero di truffe su carte di credito e di debito

Le carte di debito e di credito, sono un’ottima soluzione per i pagamenti, ma purtroppo, ci si può imbattere in truffe, furti o clonazioni. Le truffe aumentano soprattutto nei periodi delle vacanze. Secondo la stima di Facile.it, gli italiani che hanno subito truffe, negli ultimi dodici mesi, sono 3,2 milioni (soprattutto donne tra i 25 e i 44 anni). Le truffe più frequenti avvengono soprattutto online; con il phishing nel 37,8% delle situazioni, ovvero quando arriva un messaggio sospetto che ci richiede i dati della carta di credito o debito, da un ente affidabile in una comunicazione digitale. Le truffe avvengono anche con false comunicazioni mediante sms (nel 27% dei casi), mentre il 17% della popolazione, per fortuna, non è caduto nel tranello dei social network. Secondo i dati resi noti dalla Polizia di Stato, purtroppo, sono sempre più frequenti i casi di frodi su carte di debito e credito degli anziani. Nel 2022 gli over 65 colpiti sono stati 25.825, la fascia di età più colpita si aggira tra i 65 e i 70 anni. 

La Polizia ha così deciso di promuovere una “campagna di sensibilizzazione” per le fasce più deboli. L’idea è quella di fornire una serie di indicazioni che valgono per tutti, a maggior ragione per chi può essere più fragile per età, salute o perché si trova a vivere da solo.

Anche Facile.it ha deciso di stilare una classifica di dieci punti, per spiegare, soprattutto agli anziani, come cercare di difendersi. Purtroppo sono proprio le persone più anziane ad avere poca dimestichezza con questi strumenti, e quindi, ad essere più soggetti a truffe. Recentemente, spiega la Polizia di Stato, è tornato in voga il metodo dello skimmer, un apparecchio che viene nascosto dai truffatori all’interno della fessura dello sportello bancomat. Questo strumento consente al truffatore di “clonare la carta”, la vittima in questo caso si accorgerà della truffa solo nei giorni successivi notando prelievi e operazioni non autorizzate. Diventa quindi fondamentale il monitoraggio del proprio conto corrente, ci permette di verificare se ci sono state truffe tramite il furto di dati che potrebbero compiersi anche dopo giorni, se non addirittura mesi. Il fattore tempo è determinante nel caso ci si accorga di smarrimenti, transazioni anomale o spese addebitate non realmente effettuate. Anche quando si è all’estero è possibile bloccare la propria carta o il bancomat contattando la banca di appartenenza o anche  direttamente dall’app di home banking. Secondo i dati riportati dal Ministero del Tesoro, negli ultimi anni, incluso il 2023, i prelievi fraudolenti mediante Pos sono aumentati del 44,1 %,  le truffe via Internet del 27,6 %, e i soldi prelevati col Bancomat più del 25%.

 

 

Redatto da Martina Hamdy. 

 

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