Esteri, tutte le notizie dall'Europa e dal resto del mondo - Icona News https://www.iconanews.it/esteri/ Tutte le news dall'Italia e dal mondo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 Mon, 13 Nov 2023 14:20:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 I Meteoheroes sbancano il prestigioso Premio Produ https://www.iconanews.it/esteri/i-meteoheroes-sbancano-il-prestigioso-premio-produ/ Mon, 13 Nov 2023 14:20:24 +0000 https://www.iconanews.it/?p=171236 I MeteoHeroes 2 vincono il prestigioso premio PRODU 2023, un riconoscimento assegnato annualmente alle migliori produzioni televisive di tutta l’America Latina. La serie animata ha vinto nella categoria “miglior programma di animazione per bambini” ed è stata candidata dalla televisione nazionale cilena TVN Chile. I premi sono stati creati da Produ, un’organizzazione di fornitori di …

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I MeteoHeroes 2 vincono il prestigioso premio PRODU 2023, un riconoscimento assegnato annualmente alle migliori produzioni televisive di tutta l’America Latina.
La serie animata ha vinto nella categoria “miglior programma di animazione per bambini” ed è stata candidata dalla televisione nazionale cilena TVN Chile.

I premi sono stati creati da Produ, un’organizzazione di fornitori di contenuti per i professionisti della televisione, della pubblicità e della tecnologia dell’America Latina, della Spagna e del mercato ispanico statunitense, in collaborazione con il MIP Cancun.1 I premi sono ospitati dal Moon Palace Hotel di Cancun, in Messico.

L’apertura dei Premi PRODU 2023 è avvenuta il 1° novembre. Tra i titoli premiati, El amor después del amor (Netflix), El grito de las mariposas (Star+, Disney+), División Palermo (Netflix), El hijo zurdo (Movistar Plus+), La flor más bella (Netflix), El encargado (Star+), Noticia de un secuestro (Prime Video) e Vgly (HBO Max). Sono stati assegnati per la prima volta il 6 ottobre 2017, dove sono state presentate diciassette categorie.

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Cina e smartphone: nuovi limiti per l’utilizzo https://www.iconanews.it/esteri/cina-e-smartphone-nuovi-limiti-per-lutilizzo/ Sun, 06 Aug 2023 05:58:07 +0000 https://www.iconanews.it/?p=170476 La dipendenza da internet e dagli smartphone è diventato un fenomeno davvero preoccupante. In Cina le autorità governative hanno deciso intervenire in maniera drastica, per la tutela dei minori, imponendo un tempo massimo giornaliero per l’utilizzo dei cellulari e di internet. Il permesso per l’utilizzo dei telefoni varia a seconda della fascia di età; gli …

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La dipendenza da internet e dagli smartphone è diventato un fenomeno davvero preoccupante. In Cina le autorità governative hanno deciso intervenire in maniera drastica, per la tutela dei minori, imponendo un tempo massimo giornaliero per l’utilizzo dei cellulari e di internet. Il permesso per l’utilizzo dei telefoni varia a seconda della fascia di età; gli adolescenti tra i 16 e i 18 anni potranno utilizzare il proprio smartphone soltanto per due ore al giorno, il tempo si dimezza per la fascia tra gli 8 e i 16 anni. Per i più piccoli, con età inferiore a 8 anni, il limite scende a 40 minuti al giorno.

Queste indicazioni sono state diffuse il 2 agosto dalla Cyberspace Administration of China (CAC), ovvero l’ente che regola il cyberspazio della Repubblica Popolare. L’obbiettivo è quello di tentare di “combattere la dipendenza da internet da parte minori” e di creare “un ambiente online positivo”. La proposta sarà valida fino al 2 settembre, in attesa di ricevere feedback da parte dei cittadini, successivamente se verrà approvata dal Congresso, la proposta potrebbe tramutarsi in legge ufficiale.

Ma come sarà possibile applicare queste restrizioni? I produttori di cellulari, app e sistemi operativi implementeranno una nuova funzione che verrà chiamata “modalità minore”, funzione che obbligherà il minore ad accedere al dispositivo solo tramite un icona posta sulla schermata d’accensione. In questo modo oltre ad evitare un uso prolungato dello smartphone, sarà possibile attivare delle fasce orarie giornaliere, al momento fissate dalle 6.00 alle ore 22.00. Attraverso lo schermo del telefono, se utilizzato per più di 30 minuti consecutivi, appariranno delle notifiche per ricordare ai bambini di spegnere il dispositivo; inoltre verranno trasmessi dei contenuti veicolati per promuovere “i valori fondamentali del socialismo e della cultura cinese”. Il rispetto di questo provvedimento sarà possibile anche grazie ad una norma governativa, che impone a tutti gli utenti del web e social network di registrarsi con la propria identità. Nel 2022, le autorità di regolamentazione, hanno imposto a tutti i siti online di verificare le identità reali degli utenti prima di consentire qualsiasi attività di interazione sui social network. La Cnn ha intervistato alcuni genitori cinesi che si sono espressi in maniera favorevole: “Penso che sia una cosa positiva. Da un lato, può proteggere la loro vista, dato che molti bambini piccoli non riescono a fermarsi mentre guardano qualcosa che gli piace. D’altra parte, per noi genitori è più facile controllare il tempo trascorso dai nostri figli davanti allo schermo”, ha aggiunto. “E soprattutto i contenuti della modalità minore sono più positivi e salutari”. I genitori sono quindi favorevoli, le società tecnologiche lo sono molto meno; infatti quella che al momento sembrerebbe solo una proposta, ha già scombussolato lo scenario dei mercati. A risentirne drasticamente sono i prezzi delle azioni delle grandi società tecnologiche locali; le azioni di Tencent, colosso cinese operativo nel campo dei social e dei videogiochi, sono già scese del 3%, a seguire Bilibil e Alibaba con un calo del 7% e del 3%. La CAC ha deciso di mettere in pratica queste nuove linee guida nonostante la maggior parte delle piattaforme più famose come ByteDance ( gruppo TikTok), Bilibil e Kuaishou, offrano già da tempo la “modalità adolescenti” per cercare di limitare il tempo di utilizzo per gli under 18. Per la popolazione cinese questa non è una grande novità, basti pensare che nel 2021,  durante il governo di Xi Jinping, le autorità avevano già imposto dei limiti per l’utilizzo dei videogame per cercare di contrastare il fenomeno di dipendenza giovanile dai videogiochi. L’obbligo prevedeva l’utilizzo delle piattaforme per un massimo di tre ore settimanali, a risentirne furono le società video ludiche costrette a rivolgersi al mercato estero per far fronte alle ingenti perdite.

Redatto da Martina Hamdy.

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Metaverso, l’impero digitale è già arrivato al capolinea? https://www.iconanews.it/intrattenimento/metaverso-limpero-digitale-e-gia-arrivato-al-capolinea/ Mon, 17 Apr 2023 15:32:18 +0000 https://www.iconanews.it/?p=169815 Il gigantesco ed ambizioso progetto che aspirava alla nascita di un mondo virtuale sembrerebbe essere arrivato già al capolinea. Stiamo parlando del metaverso, che nei mesi precedenti aveva suscitato un grande clamore e creato grandi aspettative, e sembra essere stato momentaneamente accantonato. Spinto da un forte entusiasmo iniziale qualcuno aveva ben pensato di acquistare addirittura …

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Il gigantesco ed ambizioso progetto che aspirava alla nascita di un mondo virtuale sembrerebbe essere arrivato già al capolinea. Stiamo parlando del metaverso, che nei mesi precedenti aveva suscitato un grande clamore e creato grandi aspettative, e sembra essere stato momentaneamente accantonato.

Spinto da un forte entusiasmo iniziale qualcuno aveva ben pensato di acquistare addirittura terreni e case, investendo fior di quattrini e mettendo in moto un vero e proprio mercato immobiliare con la speranza che un giorno questi beni potessero assumere maggior valore.

Mark Zuckerberg, per rafforzare il suo progetto, decise improvvisamente di cambiare nome alla sua azienda, da facebook a meta. Zuckerberg definì il metaverso come uno spazio virtuale in cui sarebbe stato possibile lavorare, giocare e interagire con altre persone. Un universo tridimensionale in cui le persone del mondo reale avrebbero potuto socializzare e monetizzare attraverso degli avatar virtuali. Tutto molto bello ma nei mesi successivi questo progetto ha faticato a tramutarsi in realtà.

Fin dall’inizio, gli stessi esperti del settore nutrivano perplessità in merito, sembra dunque che la creazione di Zuckeberg, non convincesse nemmeno gli addetti del team meta. Ce lo conferma un sondaggio anonimo pubblicato su Blind, il 56% dei dipendenti di Meta sostiene che il problema alla base è la non chiarezza di Zuckerberg nella spiegazione del progetto, il 58% ritiene che il metaverso non raggiungerà un miliardo di utenti nel prossimo decennio.

A distanza di mesi, il metaverso resta un progetto confusionale e non chiaro, difficile solo da immaginare figuriamoci da renderlo concreto e reale.

Si può affermare con assoluta certezza che Horizon Worlds, noto per essere il principale progetto di Meta, non sia mai decollato ma anzi, negli ultimi mesi, è andato via via spopolandosi. A confermarlo alcuni dati riportati dal Wall Street Journal . Meta aveva come obbiettivo il raggiungimento di 500.000 utenti attivi sulla piattaforma entro la fine dell’anno, e al momento gli utenti sono circa 200.000, questo flop ha generato una grande delusione rispetto le aspettative.

Harry McCracken, redattore di tecnologia globale per Fast Company e fondatore di Technologizer, si è così espresso in un articolo pubblicato su Forbes “Dopo otto anni di sviluppo e dopo aver speso miliardi di dollari, questo fantascientifico concetto sembra essere stato completato forse al 2%. Il problema di fondo di luoghi come Horizon Workrooms (il “metaverso” destinato alle riunioni di lavoro) o Horizon Worlds (quello invece più sociale) è che sono terribilmente brutti, a malapena funzionanti e sono terreni fertili per interazioni sociali che, nel migliore dei casi, sono impacciate e goffe”.

Altri due colossi del settore, Disney e Microsoft, inizialmente molto entusiasti della novità, hanno momentaneamente abbandonato i loro progetti riguardo il mondo del metaverso. Come riportato da Wall Street Journal, Disney ha deciso di chiudere l’intera area che si stava occupando di sviluppare i nuovi progetti e contemporaneamente Microsoft ha deciso di chiudere la piattaforma di realtà virtuale acquisita nel 2017, perché i costi e le energie non stavano generando i frutti sperati.

In molti però restano fiduciosi e credono che il metaverso sarà la prossima grande rivoluzione tecnologica, il suo futuro al momento sembra ancora molto incerto.

 

A cura di Martina Hamdy

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