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Metaverso, l’impero digitale è già arrivato al capolinea?

Il gigantesco ed ambizioso progetto che aspirava alla nascita di un mondo virtuale sembrerebbe essere arrivato già al capolinea. Stiamo parlando del metaverso, che nei mesi precedenti aveva suscitato un grande clamore e creato grandi aspettative, e sembra essere stato momentaneamente accantonato.

Spinto da un forte entusiasmo iniziale qualcuno aveva ben pensato di acquistare addirittura terreni e case, investendo fior di quattrini e mettendo in moto un vero e proprio mercato immobiliare con la speranza che un giorno questi beni potessero assumere maggior valore.

Mark Zuckerberg, per rafforzare il suo progetto, decise improvvisamente di cambiare nome alla sua azienda, da facebook a meta. Zuckerberg definì il metaverso come uno spazio virtuale in cui sarebbe stato possibile lavorare, giocare e interagire con altre persone. Un universo tridimensionale in cui le persone del mondo reale avrebbero potuto socializzare e monetizzare attraverso degli avatar virtuali. Tutto molto bello ma nei mesi successivi questo progetto ha faticato a tramutarsi in realtà.

Fin dall’inizio, gli stessi esperti del settore nutrivano perplessità in merito, sembra dunque che la creazione di Zuckeberg, non convincesse nemmeno gli addetti del team meta. Ce lo conferma un sondaggio anonimo pubblicato su Blind, il 56% dei dipendenti di Meta sostiene che il problema alla base è la non chiarezza di Zuckerberg nella spiegazione del progetto, il 58% ritiene che il metaverso non raggiungerà un miliardo di utenti nel prossimo decennio.

A distanza di mesi, il metaverso resta un progetto confusionale e non chiaro, difficile solo da immaginare figuriamoci da renderlo concreto e reale.

Si può affermare con assoluta certezza che Horizon Worlds, noto per essere il principale progetto di Meta, non sia mai decollato ma anzi, negli ultimi mesi, è andato via via spopolandosi. A confermarlo alcuni dati riportati dal Wall Street Journal . Meta aveva come obbiettivo il raggiungimento di 500.000 utenti attivi sulla piattaforma entro la fine dell’anno, e al momento gli utenti sono circa 200.000, questo flop ha generato una grande delusione rispetto le aspettative.

Harry McCracken, redattore di tecnologia globale per Fast Company e fondatore di Technologizer, si è così espresso in un articolo pubblicato su Forbes “Dopo otto anni di sviluppo e dopo aver speso miliardi di dollari, questo fantascientifico concetto sembra essere stato completato forse al 2%. Il problema di fondo di luoghi come Horizon Workrooms (il “metaverso” destinato alle riunioni di lavoro) o Horizon Worlds (quello invece più sociale) è che sono terribilmente brutti, a malapena funzionanti e sono terreni fertili per interazioni sociali che, nel migliore dei casi, sono impacciate e goffe”.

Altri due colossi del settore, Disney e Microsoft, inizialmente molto entusiasti della novità, hanno momentaneamente abbandonato i loro progetti riguardo il mondo del metaverso. Come riportato da Wall Street Journal, Disney ha deciso di chiudere l’intera area che si stava occupando di sviluppare i nuovi progetti e contemporaneamente Microsoft ha deciso di chiudere la piattaforma di realtà virtuale acquisita nel 2017, perché i costi e le energie non stavano generando i frutti sperati.

In molti però restano fiduciosi e credono che il metaverso sarà la prossima grande rivoluzione tecnologica, il suo futuro al momento sembra ancora molto incerto.

 

A cura di Martina Hamdy

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