targa personale

Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, propone la targa personale. Vale a dire una targa che seguirà l'intestatario e non il veicolo. La targa personale in teoria esiste da quasi nove anni e la introdusse la "miniriforma" del Codice della strada (legge 120/2010), aggiungendo all'articolo 100 il comma 3-bis. Solo che da allora non è mai stato emanato il Dpr necessario come regolamento attuativo, che comunque entrerebbe in vigore dopo sei mesi. Come funziona? Se il regolamento scritto ora dovesse essere approvato, dalla sua entrata in vigore chi acquisterà un nuovo mezzo dovrebbe ottenerlo completo della nuova targa, con la differenza che quella diventerà la sua targa personale per i successivi 15 anni, quando dovrà chiederne il rinnovo. Quindi, se lo stesso soggetto dovesse acquistare un nuovo mezzo, manterrebbe sempre la stessa targa. In caso di passaggio di proprietà di un veicolo usato, la targa del mezze dovrebbe rimanere al cedente mentre l'acquirente dovrebbe mettere quella che aveva sul mezzo precedente. Quando invece si vende un veicolo senza acquistarne un altro, la targa andrà staccata e restituita alla Motorizzazione. Se il soggetto è insicuro sull'acquisto di un nuovo veicolo, avrà un anno di tempo per la restituzione della targa. Trascorso quell'arco di tempo, se non l'avrà restituita, scatterà la disattivazione d'ufficio della targa e l'impossibilità di abbinarla ad altro veicolo. Quali sono i benefici? Già dalle prime descrizioni è ben chiaro come la gestione delle targhe personali potrebbe essere non proprio semplice. L'ulteriore dimostrazione arriva dal fatto che gli Stati d'Europa che hanno adottato questo provvedimento sono solo quattro e di piccole dimensioni: Austria, Belgio, Slovacchia e Svizzera. L'Olanda ci pensò, ma senza riscontrare benefici. Cosa ci guadagna lo Stato e cosa il cittadino? Lo Stato fondamentalmente non ci guadagna niente a livello economico, ma a livello ambientale sì perché verrebbero stampate meno targhe. Nello stesso tempo questo farebbe calare il lavoro per lo stabilimento del Poligrafo di Foggia, dove ci sono già stati allarmi occupazionali e verrebbe anche meno l'introito di 41,78 euro che il cittadino deve pagare per richiedere una nuova targa. Soldi che ovviamente andrebbe a guadagnare il cittadino, il quale se anche cambiasse veicolo di frequente dovrebbe solo ristampare la targa ogni 15 anni. Rimangono ovviamente gli oneri attuali da versare ogniqualvolta si cambia mezzo.

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Veicoli, Toninelli lancia la “targa personale”. Cos’è e come funziona?