Scienza

Autolesionismo, è allarme tra i giovani: spaventosi i dati resi noti dall’ospedale Bambin Gesù

Aumentano gli episodi di autolesionismo tra giovani e giovanissimi: l’allarme arriva dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, secondo cui in Italia un ragazzo su 5 ha compiuto atti come tagli, graffi e ferite autoprovocate in modo continuativo o sporadico. E sono ancora più spaventosi i numeri che arrivano dal resto dell’Europa, dove oltre un quarto degli adolescenti mette in atto comportamenti autolesivi occasionali o ripetuti nel tempo: lo rivela uno studio internazionale pubblicato su Journal of Child Psychology and Psychiatry.

In occasione della  Giornata mondiale di prevenzione del suicidio, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha promosso un convegno scientifico ‘Bambini, adolescenti e suicidio: una nuova emergenza’, dove è stato presentato in anteprima il documentario Tagli di Discovery Italia, che racconta storie vere di autolesionismo giovanile. Nel mondo il suicidio è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi, e in Italia circa 200 decessi all’anno riguardano ragazzi sotto i 24 anni. Secondo i dati Istat, la tendenza al suicidio è in calo, ma cresce il fenomeno dell’autolesionismo tra gli adolescenti.

La presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, ha spiegato che «la malattia mentale è forse la condizione di maggiore fragilità che incontriamo nel nostro ospedale. I ragazzi con disturbi mentali vivono una situazione di estrema sofferenza, la loro difficoltà diventa quella della famiglia, che entra in crisi. I genitori si sentono responsabili e tendono a nascondere la realtà che stanno vivendo, schiacciati dallo stigma sociale. I tentativi di suicidio, gli atti di autolesionismo, più in generale i disturbi mentali tra giovani e giovanissimi sono – sottolinea Enoc – temi delicati che invece vanno portati alla luce. Bisogna parlarne, con coraggio, per creare consapevolezza, come è stato fatto nel documentario Tagli».
«Lancio un appello affinché tutti, strutture sanitarie, istituzioni, famiglie, si impegnino per dare risposte a questo problema. Dobbiamo tutti fare di più», sottolinea la presidente.

In soli otto anni le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario al Bambin Gesù sono aumentate di 20 volte. In ospedale arrivano anche bambini di 10-11 anni per autolesionismo e tentato suicidio. Lo scorso anno, sempre in Pronto Soccorso, sono state effettuate quasi 1.000 consulenze neuropsichiatriche con un aumento del 24% rispetto al 2017.

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