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Fontana di Trevi, è polemica sulla destinazione delle monetine
Dal primo aprile non andranno più alla Caritas

Le monetine che i turisti lanciano nella Fontana di Trevi a Roma non andranno più alla Caritas diocesana dal primo aprile. Il provvedimento dell’amministrazione della sindaca Virginia Raggi risale all’ottobre 2017, ma aveva scatenato numerose polemiche ed era quindi stato sospeso. Con una memoria del 28 dicembre 2018 il Comune di Roma ha preso la decisione di eseguire quest’anno il provvedimento. La giunta ha affidato agli uffici il compito di rivedere e ampliare il contratto con la compagnia Acea, che si occupa della raccolta, del conteggio e dell’insacchettamento delle monete, oltre che delle pulizie della fontana.
Con questo provvedimento la Caritas si vedrà costretta a rinunciare a un’entrata di un milione e mezzo di euro.
La decisione della giunta di Roma ha suscitato molte polemiche. Su Facebook la Caritas della Diocesi di Roma ha scritto: “La decisione del Comune di Roma di modificare la procedura di affidamento per le monetine di Fontana di Trevi – finora utilizzate in progetti di solidarietà promossi dalla Caritas di Roma – con un iter amministrativo ancora non definito, a partire dal prossimo 1/o aprile, ha destato numerose prese di posizione che invitano la sindaca Raggi a modificare tale decisione.
Giornalisti, politici, sacerdoti e tanti cittadini sono intervenuti sui social network. Ringraziamo tutti coloro che hanno espresso tale fiducia alla Caritas”.
A quanto si apprende la sindaca Raggi ha deciso di seguire personalmente la vicenda delle monete della Fontana di Trevi. Sarebbe in programma per oggi una riunione per chiarire il nuovo dispositivo amministrativo che dovrebbe subentrare da inizio aprile alla gestione diretta della Caritas delle monete in questione.