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Terremoto Umbria, ricostruzione lenta a tre anni dal sisma: parla il sindaco di Norcia
Tre anni fa la città di Norcia e vari paesi dell'Italia centrale venivano sconvolti da un terribile terremoto

Oggi si ricorda il terremoto in Umbria. Il terribile sisma tre anni fa distrusse la città di Norcia e interi paesi dell’Italia Centrale a ridosso dell’Appennino umbro-marchigiano. Il tema purtroppo ancora centrale è la lentezza della ricostruzione. Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, sottolinea all’ANSA che le pratiche attese sono circa 2.500 mentre dei «500 cantieri autorizzati sono stati avviati soltanto la metà».
La speranza è ora affidata al Decreto sisma del governo M5s-Pd, che sta recependo gli emendamenti del caso prima di essere approvato. Alemanno evidenzia che alcuni aspetti dovranno essere migliorati. Il sindaco di Norcia indica come il «mancato superamento di alcuni vincoli ambientali non consente di ricostruire con volumetrie diverse».
Il vero freno alla ricostruzione però «è stata la difficoltà di mandare avanti le pratiche». La causa è un «impianto legislativo troppo imbrigliato». «Con le nuove norme che danno la possibilità ai professionisti di incardinare l’intera pratica – prosegue Alemanno – confidiamo in una spinta importante al processo di ricostruzione».
Fa eco la neo presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: «A tre anni dal sisma ritrovarsi ancora così è un colpo al cuore». E’ quanto dichiarato all’ANSA. «Questo è un giorno particolare che tre anni fa abbiamo tutti vissuto in maniera drammatica», ha aggiunto Tesei. «Adesso speriamo di poter accelerare il processo di ricostruzione».