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Sbarchi in diminuzione ma morti in mare in aumento
Arrivano meno migranti ma sono in aumento le morti nel Mediterraneo. Questo è quello che emerge dal report dell'Unhcr

I dati del report “Viaggi disperati: rifugiati e migranti in arrivo in Europa e nelle sue frontiere” dell’Unhcr, pubblicati il 29 gennaio 2019, confermano che gli sbarchi dei migranti e dei rifugiati in Europa nel 2018 sono diminuiti. Secondo l’ONU corrispondono al numero più basso degli ultimi 5 anni, ma il report pone l’attenzione sui 2275 decessi in mare registrati nello stesso anno.
Secondo l’Unhcr nel 2018 in Europa sono arrivati dal Mediterraneo 139.300 migranti, e si sono registrate 2.275 persone che hanno perso la vita o sono state considerate disperse. Però se si rapportano questi numeri su sbarchi e morti nel mar Mediterraneo, si scopre che ha perso la vita un migrante ogni 54 arrivati salvi, mentre nel 2017 era uno ogni 61.
La dichiarazione riportata all’interno del report recita: «Nonostante il numero di arrivi sia stato molto più basso rispetto a quello, elevato, registrato in Italia ogni anno fra il 2014 e il 2017 o in Grecia nel 2015, i viaggi sono rimasti pericolosi come sempre[…]Nonostante il numero complessivo di morti in mare nel Mediterraneo centrale sia più che dimezzato nel 2018 rispetto all’anno precedente, il tasso di mortalità fra le persone che hanno tentato la traversata è aumentato nettamente».
L’Unhcr non pone solo l’attenzione sulle morti nel Mediterraneo, ma anche sulla necessità di sollecitare le autorità libiche a “porre fine alla detenzione arbitraria di rifugiati e migranti soccorsi in mare”, infatti, secondo le loro stime, nel 2018 l’85% delle persone salvate nella zona libica sono state riportate in quelli che ormai conosciamo come Lager libici.