Cronaca
Roma, rubate 20 pietre d’inciampo dedicate a vittime della Shoah
La procura di Roma ha aperto un fascicolo per furto aggravato dall'odio razziale

Sono state rubate 20 pietre d’inciampo installate in memoria dei cittadini ebrei che, deportati nei campi di concentramento, sono rimasti vittime della Shoah.
Le pietre d’inciampo rubate a Roma erano state realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig e installate in via Madonna dei Monti nel 2012. Erano dedicate a 20 membri della famiglia Di Consiglio, una delle famiglie romane più colpite dal dramma della Shoah. Più di 20 persone vennero deportate ad Auschwitz o trucidate alle Fosse Ardeatine.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per furto aggravato dall’odio razziale.
“È un attacco inaudito di fascismo e di antisemitismo fatto da gente che non scherza e purtroppo un governo come quello che abbiamo, che aizza all’odio per il diverso, legittima questi atti” afferma Adachiara Zevi, presidente dell’Associazione Arte in Memoria che ha denunciato il furto. La senatrice Liliana Segre ha descritto il furto come “una cosa talmente orribilmente vigliacca” da restare senza parola.
La presidente del Senato, Alberti Castellati, ha inviato un messaggio alla comunità ebraica. “Il furto delle pietre di inciampo è il segnale preoccupante di una nuova barbarie. Atto scellerato contro la testimonianza e la memoria della ferocia conosciuta dal popolo ebraico e dalla comunità romana a cui vanno la solidarietà mia e del Senato. Dobbiamo ricostruire subito il percorso delle pietre perché nessuno si senta in diritto di cancellare quanto scritto indelebilmente nelle menti e nei cuori”. Il presidente della Camera Roberto Fico ha invece affidato a Twitter il suo pensiero sul gesto compiuto a Roma. “Il furto delle pietre di inciampo poste in ricordo delle vittime della Shoah è un atto grave. Un oltraggio antisemita. La memoria è e resterà sempre una risorsa civile della nostra società”.