Cronaca

Le Giornate del Fai dedicate alle culture più diverse

L'edizione di quest'anno si terrà il 23 e 24 marzo. Aperti, in via eccezionale, 1100 siti

Sarà all’insegna della contaminazione culturale e dell’unione tra le varie tradizioni l’edizione 2019 delle Giornate Fai di primavera. Un itinerario tra le lingue più diverse, da quella greca a quella latina, araba fino ai manoscritti in voltare. Si tratta della 27esima edizione. Ad essere aperti, in via eccezionale, saranno ben 1100 siti. Tra questi, 296 luoghi di culto, 227 palazzi e ville, 30 castelli e 50 borghi in 430 località e 20 regioni. Novità di quest’anno: accanto ai 40mila volontari del Fai, stavolta ci saranno anche un centinaio di volontari stranieri. Proprio a suggellare la fusione tra i popoli e le culture. Appuntamento per il 23 e 24 marzo prossimi. Un vero e proprio “ponte tra le culture”, come spiegano il presidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini, e il vicepresidente Marco Magnifico. ”La nostra patria è un amalgama di metalli preziosi – afferma Carandini – ora indigeni, ora forestieri, persino esotici, che hanno dato vita al più significativo e bel crogiolo del nostro pianeta”. ”E’ un paese che cambia a pochi chilometri di distanza – sottolinea il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli – Non è un caso, l’uomo ci ha messo del suo”. Il risultato sono ”culture, paesaggi, tradizioni, gastronomia diverse”. E “quando si incontrano, con il giusto habitat e dialogo, il risultato è superiore alla somma degli addendi”.

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