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App di dating: l’amore nell’era digitale

L’epoca digitale ha letteralmente stravolto e trasformato il mondo in cui viviamo, comprese le relazioni sentimentali. Ebbene sì, sono sempre di più le coppie che nascono online, grazie ai social o alle app d’incontri è davvero possibile incontrare l’anima gemella.

I dati sono da capogiro e parlano chiaro, dal rapporto del 2022 svolto da Business of app, si evince che Tinder, una delle app più rinomate al mondo, genera 1.65 miliardi di dollari. Hinge, un’applicazione che punta ad instaurare rapporti duraturi, nell’ultimo anno ha registrato una crescita di nuovi utenti pari a 7 milioni, raddoppiando i suoi utenti paganti. Possiamo definirlo senza dubbi un settore in costante crescita, secondo i dati raccolti da Match Group, l’azienda madre di Tinder, Hinge, OKCupid, Meetic conta più di 16,5 milioni di clienti paganti. Grindr, l’app di incontri utilizzata per lo più dalla comunità Lgbtq+,  da quando è stata quotata in borsa le azioni sono incrementate del 400%. Questo fenomeno è divampato specialmente in pandemia, quando eravamo già nel bel mezzo di una “rivoluzione digitale’’, la convivenza forzata con la tecnologia e le restrizioni ci hanno estraniato dal mondo reale costringendoci a soli rapporti virtuali.

 Le app di dating sembrano non rappresentare più un tabù, specialmente tra i più giovani. Leyla Guilany-Lyard, Senior Vice President di Tinder, ha spiegato come: “Le nuove generazioni vivono le relazioni in maniera molto più fluida e libera rispetto al passato”, “Noi di Tinder crediamo fortemente che non esistano regole prestabilite quando si tratta di conoscere qualcuno. Al contrario, incoraggiamo i nostri membri ad aprirsi ad ogni possibilità, accogliendo tutti i tipi di relazione, indipendentemente che durino solo pochi messaggi in chat, il tempo di un appuntamento o una vita intera”. Sembrerebbe dunque un modo efficace per stringere nuovi rapporti virtuali e chissà vivere  veloci infatuazioni o magari trovare un partner per relazioni più durature. Lo scopo di queste applicazioni è quello di mettersi in contatto con nuove persone, conoscersi inizialmente in maniera superficiale con lo scambio di messaggi, il tempo darà modo di scoprire se dall’altra parte c’è effettivamente una persona affine con un reale interesse nel proseguire la conoscenza nella vita reale.

 Come in ogni cosa, è fondamentale tenere in considerazioni anche gli aspetti negativi e i rischi nei quali si può incorrere, come la possibilità di frodi, stalking o nei casi peggiori di abusi. È necessario prendere le giuste precauzioni per proteggere la propria sicurezza e il benessere emotivo. Tra i vari rischi, c’è la possibilità di vivere il fenomeno “gosting”, ovvero un comportamento che prevede la scomparsa improvvisa di una persona conosciuta online senza capirne le motivazioni. Da un’indagine fornita da Plenty of Fish risulta che su 800 persone di età compresa tra i 18 e i 33 anni,  80% ha subito questo fenomeno. Purtroppo l’abbondanza di “scelte” nell’online porta gli utenti a sviluppare la modalità dell’usa e getta, considerando il proprio interlocutore come un’identità da scartare  quando non fa più al caso loro. La facilità con cui è possibile conoscere infatti nuove persone può spingere a comportarsi maniera scorretta e distaccata. Sarebbe bene verificare la vera identità della persona che si sta conoscendo, cercare di non incappare in truffe, ed utilizzare le app con buon senso e responsabilità tenendo sempre a mente che dietro ad ogni utente c’è una persona vera, fatta di carne e ossa, che va rispettata come tale.

 

Redatto da Martina Hamdy

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