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Il colibrì di Archibugi in anteprima mondiale a Toronto

ROMA, 28 LUG – Sarà presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival ‘Il colibrì’ di Francesca Archibugi, nella sezione Gala. Il film, scritto da Laura Paolucci, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi, tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi Premio Strega 2020, è interpretato da Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Sergio Albelli, Benedetta Porcaroli e da Nanni Moretti. E’ una coproduzione italo-francese Fandango con Rai Cinema, Les Films des Tournelles – Orange Studio e uscirà nelle sale italiane dal 20 ottobre distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali de Il Colibrì sono a cura di Fandango Sales. “Felice che il Colibrì attraversi l’oceano atlantico e voli a Toronto, un bellissimo festival che apre mercati lontani e inaspettati. È un film che ho fatto con tutto il cuore, tratto da un romanzo che ho così amato da considerarlo un pezzo della mia biografia”, commenta Francesca Archibugi. Il film #768;è il racconto della vita di Marco Carrera, “il Colibri#768;”, una vita di coincidenze fatali, perdite e amori assoluti. La storia procede secondo la forza dei ricordi che permettono di saltare da un periodo a un altro, da un’epoca a un’altra, in un tempo liquido che va dai primi anni ’70 fino a un futuro prossimo. E#768; al mare che Marco conosce Luisa Lattes, una ragazzina bellissima e inconsueta. Un amore che mai verrà consumato e mai si spegnerà, per tutta la vita. La sua vita coniugale sara#768; un’altra, a Roma, insieme a Marina e alla figlia Adele. Marco tornera#768; a Firenze sbalzato via da un destino implacabile, che lo sottopone a prove durissime. A proteggerlo dagli urti più violenti troverà Daniele Carradori, lo psicoanalista di Marina, che insegnerà a Marco come accogliere i cambi di rotta più inaspettati. Il Colibri#768; e#768; la storia della forza ancestrale della vita, della strenua lotta che facciamo tutti noi per resistere a ciò che talvolta sembra insostenibile. Anche con le potenti armi dell’illusione, della felicita#768; e dell’allegria. (ANSA).
(ANSA)

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