Clima e Ambiente

Più della metà dei laghi del mondo si è ridotta negli ultimi 30 anni

laghi

Tra gli impatti della crisi climatica in atto c’è anche la riduzione dei laghi del mondo. Più della metà dei grandi laghi e bacini idrici, infatti, si sono ridotti dall’inizio degli anni Novanta. Lo rivela un nuovo studio pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Science. Ciò costituisce un grave problema per l’approvvigionamento idrico utilizzato in agricoltura, l’energia idroelettrica e il consumo umano. Quasi 2 miliardi di persone in tutto il mondo sono direttamente interessate e molte regioni hanno dovuto affrontare carenze idriche negli ultimi anni. I laghi, inoltre, immagazzinano l’87% dell’acqua dolce liquida superficiale della Terra.

Gli scienziati hanno esaminato quasi 2.000 grandi laghi utilizzando misurazioni satellitari combinate con modelli climatici e idrologici. Hanno scoperto che lo sfruttamento insostenibile da parte dell’uomo, i cambiamenti nelle precipitazioni e nel deflusso, la sedimentazione e l’aumento delle temperature hanno fatto scendere i livelli dei laghi a livello globale, con il 53% dei laghi che ha registrato un declino dal 1992 al 2020.

Un team di ricercatori internazionali ha riferito che alcune delle più importanti fonti d’acqua dolce del mondo – dal Mar Caspio, tra Europa e Asia, al Lago Titicaca in Sud America – hanno perso acqua a un tasso cumulativo di circa 22 gigatonnellate all’anno per quasi tre decenni, equivalente all’uso totale di acqua negli Stati Uniti per l’intero anno 2015.

Fangfang Yao, un idrologo di superficie dell’Università della Virginia che ha guidato lo studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Science, ha affermato che il 56% del declino dei laghi naturali è stato determinato dal riscaldamento globale e dal consumo umano, con il riscaldamento che “rappresenta la quota maggiore”.

I climatologi ritengono che le aree aride del mondo diventeranno più secche a causa dei cambiamenti climatici, mentre le aree umide diventeranno più umide, ma lo studio ha rilevato una significativa perdita d’acqua anche nelle regioni umide. La perdita netta di volume nei laghi naturali è dunque in gran parte attribuibile al riscaldamento climatico. Si stima che circa un quarto della popolazione mondiale risieda in un bacino di un lago in via di prosciugamento: urge più che mai una gestione sostenibile delle risorse idriche.

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