Clima e Ambiente

Negoziati Intermedi in corso a Bonn in vista della COP28

La Conferenza sui cambiamenti climatici di Bonn del 2023 (SB58) si è aperta ieri e durerà fino al prossimo 15 giugno. Rappresenta un importante appuntamento in vista della COP28 di Dubai e si prevede che affronterà molti dei temi che saranno fondamentali per i negoziati in programma a dicembre. Sono riunite delegazioni e rappresentanze di quasi 200 Paesi.
Queste sessioni, che cadono ogni anno in un momento cruciale della preparazione della COP, convocano i due organi sussidiari permanenti dell’UNFCCC, l’Organo sussidiario per la consulenza scientifica e tecnologica (SBSTA) e l’Organo sussidiario per l’attuazione (SBI).

Una delle discussioni principali dell’SB58 riguarda l’operatività dell’articolo 6 dell’Accordo di Parigi.
L’articolo 6 si riferisce a nove paragrafi che consentono “la cooperazione volontaria nell’attuazione dei loro contributi determinati a livello nazionale”. In altri termini, l’articolo consente l’uso dei mercati del carbonio come metodo per le parti di raggiungere i loro obiettivi di riduzione delle emissioni – noti anche come contributi determinati a livello nazionale (NDC).

Questo mercato del carbonio esiste separatamente dal mercato volontario del carbonio, che le aziende potrebbero utilizzare per incrementare i propri eco-crediti, ma opera secondo gli stessi principi fondamentali. Assegnare un valore di mercato alle emissioni di gas serra offre un ulteriore incentivo agli inquinatori, sia a livello aziendale che a livello nazionale, per trovare il modo di ridurre le emissioni.

Tra gli obiettivi dei negoziati anche il lancio del nuovo fondo a compensazione di perdite e danni, previsto per COP28, e la definizione di un nuovo obiettivo globale (finanziario) sulle politiche di adattamento.

Sameh Shoukry, presidente della COP27 dello scorso anno in Egitto, ha dichiarato: “La Conferenza sul clima di Bonn è un’occasione opportuna per fare il punto sullo stato di attuazione dei risultati e delle conquiste raggiunte a Sharm el-Sheikh. È anche un’opportunità per spianare la strada verso il raggiungimento di notevoli progressi alla COP28 che si terrà negli Emirati Arabi Uniti nel corso dell’anno. Questo è molto urgente, dato che la crisi climatica sta diventando la nuova realtà e siamo costretti a confrontarci quotidianamente con le sue conseguenze. Riconoscendo ciò, dobbiamo cogliere ogni opportunità per rinnovare la nostra determinazione collettiva, basata sulla scienza, ad aderire ai principi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Parigi, al fine di rafforzare la nostra risposta per garantire il rispetto dell’obiettivo di temperatura di Parigi, mantenendo gli 1,5 gradi a portata di mano, adattandoci efficacemente a un clima che cambia e rispondendo in modo adeguato alle diverse forme di perdite e danni.”

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