Clima e Ambiente

Giornata Mondiale della Terra: iniziative e tutela della biodiversità

Nella Giornata Mondiale della Terra la più grande manifestazione a favore della protezione del nostro Pianeta, in tutto il mondo ci saranno eventi volti alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. Per quanto riguarda l’Italia ad esempio alla Nuvola di Fuksas a Roma si terrà il Concerto per la Terra, con Tommaso Paradiso e Arisa, a Torino sono previsti per tutto il giorno ai Giardini reali e alla Cavallerizza, una serie di appuntamenti conclusi anche qui da un concerto. In programma al grido “un clima di cambiamento può fermare il cambiamento del clima” ed Elisa come madrina che avvierà una nuova operazione di forestazione urbana, anche una challenge organizzata da AWorld e Club Silencio con l’obiettivo di raggiungere 10000 buone azioni per il Pianeta in 17 giorni.

Al centro del dibattito anche quest’anno l’esaurimento delle risorse non rinnovabili che vede l’industria cartaria italiana campione di circolarità, fra riciclo delle fibre e materia prima proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. I boschi, se ben curati, ricoprono un ruolo cruciale per il benessere globale e collettivo: secondo l’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio circa il 36,7% del territorio italiano ne è ricoperto. La Sardegna detiene l’11,3% delle foreste, seguita da Toscana (10,9%) e Piemonte (8,7%) le 3 regioni più verdi.

Foto di Bela Geletneky da Pixabay

Negli ultimi anni si è sempre più affermato il trend della riforestazione come gesto di cura per il Pianeta. Cartiere Carrara è uno dei principali produttori e trasformatori europei di carta da 150 anni con un forte impegno green: in Toscana dal 2020, dopo aver ridotto fortemente l’impatto della produzione, porta avanti 2 importanti progetti di riforestazione, per mitigare ulteriormente la propria impronta ambientale e salvaguardare la biodiversità. Il primo, Kilometroverde Lucca, in collaborazione con Rete Clima, è un programma forestale completo ed articolato che costeggia la A11 Firenze-Mare, comprendendo attività di nuova forestazione su terreni aziendali spogli, insieme ad attività di miglioramento di aree boscate già esistenti ma di attuale limitato valore forestale ed ecosistemico. Il secondo, Piantagioni Policicliche, in collaborazione con Compagnia delle Foreste, un’azione di sviluppo naturale innovativo che attraverso la realizzazione di impianti forestali sul territorio crea valore sia per l’ambiente che per l’economia locale.

CC_piantagioni-policicliche

I 2 progetti contribuiscono attivamente alla fissazione, all’assorbimento di CO2 e alla riqualificazione di terreni in prossimità degli stabilimenti aziendali anche attraverso il ripristino di una tipologia forestale autoctona ormai rara in Toscana: il querco-carpineto. Con i suoi progetti l’azienda ha messo a dimora piante di oltre 20 specie arboree e arbustive diverse, selezionando con attenzione lo spazio da dedicare a ciascuna di esse così che possano svilupparsi secondo le proprie caratteristiche e produrre al meglio i benefici attesi da ciascun soggetto, incrementando al tempo stesso la biodiversità dell’area.

“Piantare un albero non è sempre l’evoluzione naturale dell’essere sostenibili: è necessario investire in progetti di riforestazione consapevoli che tengano presenti tutte le necessità che richiede la loro cura continuativa in termini di estensione e resilienza. Ad oggi, manca ancora troppo spesso la consapevolezza: se è vero che piantare nuovi alberi è un grande aiuto per l’ambiente, è altrettanto vero che una scorretta gestione di questi progetti può invece rappresentare un rischio per le piante e il loro ecosistema. Dietro la messa a dimora di queste piante, c’è assai di più: studio, innovazione, sperimentazione e passione per ciò che facciamo ci consentono di prenderci cura nel modo migliore possibile di quelli che saranno i boschi e le foreste di domani, soprattutto nei primi 3-5 anni di vita, i più importanti e al contempo delicati. È proprio in questo periodo, infatti, che le piante attecchiscono al meglio e hanno poi la possibilità di continuare a svilupparsi autonomamente con poche cure colturali, che vengono attuate in caso di obiettivi produttivi specifici” queste le parole di Mario Carrara, Vicepresidente di Cartiere Carrara.

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