Clima e Ambiente

Canada, emergenza incendi: nube di fumo lunga 4mila chilometri

In Canada la provincia di Alberta, dove vivono più di quattro milioni di persone, è in stato di emergenza a causa di quasi 100 incendi, decine dei quali fuori controllo.
Il primo stato di emergenza è stato dichiarato il 4 maggio e da allora sono stati bruciati oltre 782.000 ettari di terreno (1,9 milioni di campi da football americano). Dal 1 gennaio sono stati bruciati 941.000 ettari, cioè vicino al record annuale (2019, 1003000ha e 1981, 1357306ha).
La nube di cenere è lunga 4000 km e copre 3600000 km². Gli incendi hanno prodotto enormi quantità di fumo che è stato trasportato attraverso il Nord America e il Nord Atlantico fino all’Europa.


Migliaia di vigili del fuoco e personale di supporto provenienti da tutto il Canada e dagli Stati Uniti si sono riversati nell’area per combattere le fiamme incessanti.
I primi dati suggeriscono che questa stagione degli incendi potrebbe essere una delle peggiori mai registrate. Gli incendi in Alberta sono tipici del mese di maggio, ma quest’anno la zona è stata soggetta a un caldo record e a precipitazioni inferiori alla media.

Crediti Copernicus

Dalla metà di febbraio alla metà di maggio, la maggior parte dell’Alberta centrale e settentrionale ha ricevuto il 50% di precipitazioni in meno rispetto alla media tipica di 90 giorni nello stesso periodo e il 75-100% in meno in alcune zone dell’area.

Nel frattempo le temperature medie sono state più alte di 3-6°C. Solo tra il 1° e il 15 maggio sono stati battuti 158 record di calore in tutto lo Stato a causa di un’ondata di caldo estremamente intensa.
L’Environment and Climate Change Canada ha dichiarato che l‘indice di qualità dell’aria è arrivato a 10+ cioè “rischio molto alto”. Le autorità sanitarie canadesi hanno avvertito che il fumo potrebbe causare sintomi come occhi irritati e lacrimosi, tosse, vertigini, dolori al petto e palpitazioni cardiache.

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